letture

Ci sono diversi tipi di lettura. Si legge infatti secondo diverse necessità. Prevale sicuramente la lettura che si fa a scuola per imparare o quello che è necessario, a volte indispensabile in ambito professionale, poi c’è la lettura di informazione e quella a cui generalmente si fa più riferimento che è la lettura di piacere e di evasione.

Ovviamente per leggere è necessario che qualcuno abbia scritto, e ancor più essenziale e che si abbia la conoscenza della lingua e delle regole che l’hanno formata. Leggere significa dunque raccogliere dati, quelli che compongono le parole e con le parole le frasi, formando un discorso, o un concetto o una storia. Questo procedimento che una volta imparato sembra semplice quasi naturale ha avuto il suo processo di formazione nel tempo lunghissimo e alquanto laborioso.

Ma la prima forma di lettura non è stata su un testo scritto. Ci sono infatti molti modi di leggere. Si leggono infatti informazioni importanti osservando le espressioni del viso, del corpo, i movimenti della natura, delle foglie con il vento, vediamo il fumo che sale, riconosciamo il rumore della pioggia, il suono del riso, del pianto, del grido, moltissime sono le occasioni in cui usiamo ed utilizziamo questo tipo di lettura. La raccolta di messaggi che possiamo avere dai nostri sensi sono indispensabili, e preziosi, a volte essenziali per la nostra vita. Sono le prime letture dell’uomo che ha preso coscienza di sé e del fuori di sé stesso.

La più antica scrittura che (l’uomo) imparò a leggere: fu quella delle orme: era una sorta di notazione ritmica, che esisteva da sempre; si imprimeva da sola nel terreno morbido, e l’uomo che la lesse vi collegò lo strepito del suo formarsi. (Elias Canetti- Massa e Potere – Adelphi-1981).

Nel corso della sua evoluzione e formazione l’uomo per necessità ha creato i simboli e i modi per tracciarli e renderli significativi per una lettura che diventasse oggettiva, e di riferimento con gli altri.

Al Museo Archeologico di Salonicco in Macedonia è conservato un papiro, scritto in dialetto ionico, rinvenuto il 12 gennaio 1962 a Derveni. E un documento importante, protetto ovviamente dall’Unesco, datato del V secolo a.C., che tratta argomento religioso, rivolto agli iniziati (letteralmente ‘ai puri di cuore’) non quale oltre al valore testimoniale del contenuto, si vede come già era avanzata la creazione delle lettere

Ma per arrivare al V secolo la strada che l’uomo aveva percorso per riuscire a comunicare con la parola scritta è stata molto lunga e comunque pochi hanno potuto percorrerla. Al nostro tempo leggere non è più il privilegio di pochi.

i vecchi cataloghi

Ma la popolazione mondiale non è ancora tutta alfabetizzata. Sappiamo bene che ci sono popoli dove i bambini non vanno a scuola, dove non ci sono neppure le scuole e dove i genitori non sono in grado di sostituirle.

Il patrimonio letterario oggi è immenso e di facile accessibilità a tutti. Anche la rete offre la possibilità di soddisfare tutte le informazioni, gratificare le curiosità e ampliare le proprie conoscenze; questa opportunità purtroppo ancora è legata alle possibilità economiche dell’utente.

Le biblioteche sono il grande patrimonio oggi alla portata di tutti.

LA BIBLIOTECA NAZIONALE CENTRALE DI FIRENZE, e di ROMA, come le BIBLIOTECHE UNIVERSITARIE , L’ARCHIGINNASIO DI BOLOGNA, L’AMBROSIANA DI MILANO, la MARUCELLIANA di FIRENZE, la LAURENZIANA, la RICCARDIANA sempre di FIRENZE sono luoghi importanti per la la loro storia ma anche di grande fascino.

 

pro captu lectoris habent sua fata libelli”

“secondo le capacità del lettore i libri hanno il loro destino” 
 Terenziano Mauro

Tratto da De litteris, De syllabis, De Metris   verso 1286

“La fonetica, le sillabe, la metrica”

Oggi abbiamo la fortuna che le biblioteche rispondono alle richieste più difficili e collaborano fra loro facendo venite testi anche da città diverse, sempre gratuitamente.

Come analizzare un testo ( romanzo)

Lo scenario : Dove si svolge il racconto, il luogo o più luoghi, caratteri particolari o caratteristici che condizionano . La descrizione dei luoghi è fatta dal protagonista o dallo scrittore? Da quale punto di vista lo vede il lettore. lo scenario influenza i sentimenti del protagonista ?

Il tempo: La collocazione temporale è precisa, vaga o generica? Gli avvenimenti hanno un ritmo regolare? Gli episodi hanno durata diversa a seconda del loro valore?

Il racconto: Chi racconta, il narratore o il protagonista. Ci sono momenti in cui il narratore si stacca dal protagonista o viceversa. Confrontare i vari episodi. Il diverso tono che possono avere gli episodi ( ironia, sarcasmo, freddezza, enfasi, rabbia..)

Personaggi: Presentati in un rango sociale. Caratterizzati da un temperamento o da un ritratto.

Tema: A cosa sottende il racconto.